Si è da poco concluso il Webinar organizzato dalla CCT sul tema della Strategia Forestale Nazione. Un nuovo importante documento di pianificazione Forestale a valenza Nazionale, approvato per la prima volta nel nostro Paese dal Ministero, ed al quale faranno riferimento le azioni e gli interventi da realizzare nei nostri boschi, con conseguenti possibili effetti sulla fauna che li popola.
30 Milioni di euro già disponibili nel 2022 per arrivare in dieci anni ad uno stanziamento complessivo di 420, costituiscono una occasione unica, anche per il mondo venatorio toscano, per agire sui nostri territori e sulla gestione faunistica.
Il Dott. Riccardi Burresi, in rappresentanza della Regione Toscana ha spiegato come la SFN rappresenti una grande opportunità non solo dal punto di vista delle risorse ma anche anche dal punto di vista della biodiversità e del coordinamento tra le varie istituzioni. Il mondo venatorio può e deve assumere un ruolo da protagonista per quanto riguarda la gestione faunistica.
Il Dott. Michele Bottazzo, nel suo dettagliato intervento ha toccato anche gli aspetti più tecnici di suddetta strategia, aiutando così ad individuare quelle che sono le principali azioni da applicare nelle varie realtà territoriali. “ Tra i numerosi interventi da poter eseguire a favore di una rinnovata e crescente biodiversità c’è quello della valorizzazione degli ecotoni di margine delle superfici boscate, fondamentali a numerose specie anche di interesse venatorio, che assieme alla creazione di radure e zone umide possono rappresentare una risorsa importane.
Il tecnico dell’ATC Siena NORD Dott. Gambassi ha invece rilevato il ruolo fondamentale degli ATC in quella che potrà essere l’applicazione di queste nuove misure, raccomandando alla Regione di lavorare per la semplificazione delle procedure attuative delle pratiche di gestione forestale. Gli ATC potranno inoltre svolgere un ruolo di coordinamento delle azioni raccogliendo le domande ed assistendo tecnicamente gli agricoltori per i miglioramenti ambientali,
Roberto Vivarelli del Coordinamento ATC Toscani ha colto gli aspetti pratici che coinvolgono i cacciatori quali primi protagonisti della gestione funistico-territoriale anche in ambito forestale. Gli ATC sono quindi a disposizione per evitare che questa occasione storica non resti mera carta. Nell’ATC 3 infatti già oggi sono state attivate esperienze di valorizzazione e ripristino di incolti boschivi che hanno favorito l’abbassamento dei danni da ungulati nel territorio circostante, e creato condizioni favorevoli per la riproduzione della fauna stanziale e per la sosta di quella migratoria.
Nelle prossime settimane saranno ripresi questi ed altri temi con l’impegno, anche da parte della nostra Struttura, di supportare attivamente eventuali Progetti Specifici anche attraverso un lavoro organizzativo all’interno degli ATC, andando a costituire assieme a tutti i portatori di interesse un tavolo operativo per la realizzazione delle misure sopracitate.
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