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MALTEMPO. A EVITARE DISASTRI ANCORA UNA VOLTA ESSENZIALIIL PADULE E I PADULANI

  • Immagine del redattore: FIDC-UCT
    FIDC-UCT
  • 11 apr
  • Tempo di lettura: 2 min


Pistoia, 11 Aprile 2025 - È stato ancora una volta il cratere del Padule di Fucecchio a

giocare un ruolo essenziale affinché l’eccezionale ondata di maltempo che ha

flagellato in queste ore la Toscana passasse dalle nostre zone senza causare i disastri

cui purtroppo abbiamo dovuto assistere in altre aree a noi vicine.

Ma non è stato il caso o fortuna. Determinante a far sì che i centri che insistono ai

bordi del Padule e nella parte centrale della piana si salvassero da esondazioni e

allagamenti infatti, è stata l’azione concertata, guidata da esperienza e conoscenza

delle dinamiche di questa area così preziosa e particolare, messa in atto da chi il

Padule lo conosce bene.


“Malgrado regolamenti cervellotici e complicazioni burocratiche scritte a decine di

chilometri e dettate da logiche basate più su ideologia e teorie che sulla pratica e la

reale conoscenza del territorio da parte di chi lo vive - ha dichiarato il Presidente

provinciale della Federcaccia di Pistoia Franco Biagini - ancora una volta a salvare

la situazione e a evitare pesanti contraccolpi del maltempo ai centri rivieraschi sono

stati i padulani, proprietari terrieri, cacciatori, agricoltori e frequentatori abituali

del Padule”.


“Chi vorrebbe mettere sotto una campana di vetro e rendere intoccabile questa zona

non capisce che il Padule è quel gioiello di biodiversità e preziosa risorsa

naturalistica, oltre che come ha dimostrato anche in questa occasione, insostituibile

regolatore di fenomeni idrogeologici anche estremi, proprio grazie al lavoro e alla

gestione umana fatta di conoscenze secolari e di una frequentazione quotidiana di

ogni angolo di questa area” prosegue il Presidente Federcaccia.


“Stendere regolamenti per così dire ‘di tutela’ che impediscono la corretta

regimentazione delle acque, lo sfalcio delle erbe palustri in esubero e infestanti, il

normale, rispettoso e pienamente sostenibile impiego delle risorse naturali così come

gli abitanti della zona fanno da sempre, non solo non accresce il valore naturalistico

e ambientale del Padule, ma come è sotto gli occhi di tutti negli anni ne ha portato

una diminuzione sensibile, dovuta all’abbandono e alla mancanza di gestione, con

perdita della biodiversità e situazioni al limite del danno ambientale. E di tutto

questo si vorrebbe accusare i proprietari terrieri e gli utilizzatori di questa splendida

area umida, da chi sotto il vessillo del ‘non fare’ si erge a paladino dell’ambiente.

Speriamo che questa ennesima dimostrazione di come stanno in realtà le cose porti

chi di dovere a riflettere e a cambiare rotta finché siamo ancora in tempo.


È da più di un anno che Associazioni agricole, venatorie, Consorzio di bonifica e i Sindaci dei

comuni rivieraschi chiedono una rivisitazione dei regolamenti, senza risposte

soddisfacenti da parte della Regione.


Tutelare significa gestire, non proibire e la natura non si regola da sola come pensa

chi è cresciuto con i documentari naturalistici impostati sulle logiche disneyane”. ha

concluso Biagini.

Federazione Italiana della Caccia-UCT Provinciale di Pistoia

 
 
 

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