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LE LIMITAZIONI SULLA CACCIA: SCIENZA O PRECONCETTO?

Aggiornamento: 19 nov 2020

I colori che stanno caratterizzando in questi giorni l’Italia, non ricordano certamente i cromatismi che ci regala la natura ed il bosco nelle frizzanti giornate novembrine. Al contrario, rosso arancione e giallo, riportano noi tutti alla dura realtà che stiamo vivendo, al dramma sanitario ed economico ma anche alle restrizioni sulle nostre libertà individuali. Anche ieri, Governo e Regioni si sono confrontati sui contenuti del DPCM, sui parametri da utilizzare sui tempi e le modalità per uscire o entrare nelle fasce di maggiore o minore rischio. La situazione appare ancora confusa.


Anche noi cacciatori, pur consapevoli del livello di importanza che una passione possa oggi rappresentare rispetto ad altri problemi giganteschi, non riusciamo tuttavia a trovare una razionalità alle limitazioni che ci vengono imposte soprattutto se messe in rapporto ad altre attività che si svolgono all’aperto e attinenti alla sfera del tempo libero.

Tutto ciò trova fondamento su solide e insindacabili motivazioni scientifiche oppure, al di la dei colori, la nostra passione è “vittima” di una disattenzione o peggio ancora di un “preconcetto” che la rende oggi lontana ed invisa a chi deve poi decidere?

Una domanda che ci poniamo e che vogliamo porre anche alle istituzioni e alla politica regionale e nazionale. Una domanda che ci viene riproposta dalle centinaia di telefonate, mail e messaggi che ogni giorno riceviamo dai cacciatori che ci contattano per chiedere di essere ascoltati, assieme agli operatori economici dell’indotto (armerie, Aziende faunistiche, etc).


Non più tardi di ieri e nelle settimane passate, abbiamo presentato in modo serio e responsabile, le nostre proposte su cui incentrare il lavoro in questi giorni. Avremo cura di rappresentarle con tutta la forza necessaria, all’Assessore Regionale Stefania Saccardi nell’incontro programmato per la prossima settimana oltre a quello con il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo.


Anche a livello nazionale, proprio ieri, la Presidenza della Federcaccia ha stilato un importante documento rivolto al Governo affinchè si apra da subito un confronto per il riconoscimento delle nostre istanze e per una presa di coscienza sui problemi da noi rappresentati.

Riportiamo di seguito il testo augurandoci che già nelle prossime ore, il nostro costante lavoro possa produrre dei passi significativi in avanti per consegnare a tutti i cacciatori, considerazione e certezza del diritto.




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